Royal Raymond Rife
Royal Raymond Rife nacque il 16 Maggio del 1888, nello stato del Nebraska, da Royal Raymond Rife senior dell’Ohio e da Ida May Cheney di Creston, Iowa.
Sin da giovane, dedicò tutti i suoi interessi nell’ambito della batteriologia. Lavorò molto in questo campo e fotografò molte specie di microrganismi per l’Università di Heidelberg.
Grazie agli importanti contributi che Rife fornì all’Università, gli fu conferito un dottorato onorario in parassitologia nel 1914.
Dato che i suoi studi sui batteri richiedevano un frequente uso di microscopi, il Dottor Rife sviluppò una propensione per l’ottica e iniziò studi anche in questo settore. Dal 1915 al 1920, Rife lavorò nel suo laboratorio privato, identificando e classificando i microrganismi causa di tantissime malattie. Alla fine del 1920 aveva incominciato a lavorare sul cancro ma i limiti degli ingrandimenti che all’epoca erano disponibili, lo ostacolavano nella scoperta della causa virale della malattia. Infatti, i microscopi standard di ricerca costruiti con lenti ottiche, come quelli fabbricati oggi, potevano ingrandire un microrganismo solo fino a 2.500 volte.
Rife sentì che con questa limitazione non avrebbe mai potuto scoprire la vera causa di molte malattie. Nel 1920-21 Rife costruì il suo primo microscopio, il famoso “Universal Microscope”, migliaia di volte più potente di quelli tradizionali. Grazie all’uso di frequenze di luce monocromatica e l’impiego di prismi di quarzo, in luogo dei fasci di elettroni (letali per i microbi) usati nei microscopi elettronici contemporanei, poté osservare i microrganismi senza ucciderli.
Sino al 1938, Rife costruì altri quattro modelli di microscopi, sempre più precisi e potenti, in grado di ottenere fino a 60.000 ingrandimenti e, per la prima volta nella storia di questi strumenti, di fotografare e filmare virus e batteri (v. immagine del giornale “The San Diego Union”).
Nel 1931 Rife conosce il Dr. Arthur Isaac Kendall direttore della ricerca medica alla Northwestern University Medical School dell’Illinois. In quegli anni il Dr. Kendall aveva inventato un terreno di coltura proteica (che chiamò “K-Medium”), che consentiva a un batterio di rimanere isolato e di continuare a riprodursi (naturalmente questo diventò un supporto importantissimo per gli esperimenti di Rife). Gli studi sui terreni di coltura portarono ad un’altra scoperta considerevole: il fattore PH (equilibrio acido-basico.) Rife dichiarò che con un PH neutrale, non riusciva a produrre alcuna coltura. Al contrario, con un PH basico o acido, era in grado produrre una coltura di microrganismi. Pertanto, sulla base di queste informazioni, il Dr. Rife giunse alla conclusione che fino a quando il corpo umano riesce a mantenere nel giusto e naturale equilibrio il PH dei diversi sistemi organici, diventa impossibile che possa sviluppare una malattia.
Dopo aver condotto migliaia di esperimenti su colture e animali infettati, Rife fu affiancato da alcuni dei più prestigiosi medici del paese, che lo finanziarono e usarono le sue apparecchiature sugli uomini, con esiti positivi.
Dopo l’amicizia con il Dr. Kendall, nel 1931 un’altra persona fornì il massimo supporto professionale al Dr. Rife: il Dr. Milbank Johnson, membro del consiglio di amministrazione al Pasadena Hospital in California, molto influente nei circoli medici di Los Angeles.
Rife, Kendall e altri scienziati, dimostrarono così che era possibile coltivare batteri artificialmente.
Rife e Kendall scrissero un rapporto sulla loro ricerca intitolata “Observations on Bacillus Typhosus in its Filtrable State” (Osservazioni sul Bacillus Typhosus nel suo stato filtrabile), pubblicato nel numero di dicembre 1931 del “California and Western Medicine”, la rivista ufficiale delle società mediche della California, del Nevada e dello Utah.
La scoperta del potente microscopio viene riportata anche sulla rivista “Science” il 1 ° dicembre 1931 e nella “Science News Letter” del 12 dicembre 1931 in un articolo intitolato “Filtrable Germ Forms Seen with New Super Microscope” (Forme di germi filtrabili viste con un nuovo super microscopio).
Il Dott. Milbank Johnson, dopo i successi ottenuti da Rife e Kendall, il 20 novembre 1931 organizzò presso la sua tenuta di Pasadena, una cena in onore dei due uomini in modo che le scoperte potessero essere annunciate e discusse. Quarantaquattro dei più importanti medici, patologi e batteriologi di Los Angeles, presero parte a questo evento storico pubblicizzato come “la fine di tutte le malattie“. Tra i presenti c’era il Dr. Alvin G. Ford, che 20 anni più tardi avrebbe affermato di sapere poco di Rife e delle sue scoperte e il Dr. George Dock in servizio presso il Comitato di ricerca speciale dell’Università della California del Sud, dapprima supervisore del lavoro clinico, in seguito tra gli oppositori di Rife.
Già dagli anni ‘20 Rife iniziò a lavorare usando strumenti in grado di erogare frequenze elettromagnetiche. “Cosa accadrebbe se sottoponessi questi microrganismi a diverse frequenze elettriche?” si domandò. Con questa idea rivoluzionaria, iniziò a raccogliere tutti gli strumenti necessari come microscopi standard di ricerca, generatori elettronici capaci di produrre le elevate frequenze con cui avrebbe lavorato, provette e strumentazione batteriologica, gabbie per cavie e altri animali, macchine per fotografare le specie e altre apparecchiature per costruire i propri modelli.
Tra il 1921 e il 1922 costruisce così la prima macchina in grado di erogare frequenze elettromagnetiche, la Rife Ray 1. Alla costruzione dei primi generatori di frequenze, Rife fu aiutato anche da Lee DeForest, il padre dei moderni tubi elettronici, il quale diede un importante contributo alla prima tecnologia radio.
Nel 1933 iniziò la collaborazione con Philip Hoyland, che abitava nella vicina Atladena, California. Hoyland aiutò Rife a costruire apparati dotati di un tubo a raggi, ovvero una specie di antenna al plasma costituita da una lampada riempita di elio, alimentata da una tensione molto alta e pilotata da precise radiofrequenze.
Sia negli esperimenti eseguiti in laboratorio che direttamente sulle persone in cura, Rife usò questo dispositivo con frequenze capaci di devitalizzare i microbi, investendoli con fasci di onde elettromagnetiche.
Hoyland costruì la maggior parte delle prime macchine e nel 1938 diventò con Royal Rife, partner della Beam Rays Inc. (società che produsse la Rife Ray 5 o Beam Ray, che durò solo qualche anno, per poi finire in fallimento dopo una serie di vicissitudini e problemi giudiziari).
Attraverso ardue sperimentazioni e guardando attraverso i microscopi di sua invenzione mentre applicava frequenze diverse, il Dr. Rife scoprì che era possibile in tal modo devitalizzare questi microrganismi. Infatti per determinare quali frequenze avrebbero ucciso un particolare microrganismo, era assolutamente fondamentale poterli osservare mentre erano in vita, in modo da poterne costatare l’effetto in tempo reale.
Il suo lavoro agiva secondo un principio base, chiamato “risonanza coordinativa”. Per spiegare questo principio, si potrebbe prendere come esempio quello di due diapason impostati a un valore assoluto: nel momento in cui si stimola uno, l’altro risuona. Pensò, quindi, che con la stimolazione di una frequenza elettronica in grado di attraversare i tessuti del corpo, si riuscisse a devitalizzare un batterio, senza nuocere in alcun modo gli organi o le cellule investite (che invece hanno frequenze di risonanza molto più elevate).
Rife descrisse come riuscì a trovare tutte le frequenze in grado di uccidere i vari microrganismi. Come un bicchiere di cristallo si infrange se investito dalla sua frequenza di risonanza, nello stesso modo si possono devitalizzare gli agenti patogeni, una volta individuata la loro specifica frequenza.
Dunque queste onde elettromagnetiche, mostrarono di possedere la proprietà di devitalizzare o di “uccidere” i microrganismi se investiti dalla esatta frequenza di risonanza (diversa per ogni microbo). Per scoprire l’esatta frequenza di un agente patogeno, Rife con infinita pazienza osservava al microscopio le reazioni, variando di volta in volta la frequenza delle sue apparecchiature, sino a costatarne gli effetti voluti. Dicono che Rife avesse nervi d’acciaio e che passasse intere giornate immobile davanti al suo microscopio, bevendo solo un po’ d’acqua.
Rife chiamò la frequenza precisa in grado di uccidere un microrganismo, “MOR” (Mortal Oscillatory Rate), o “Frequenza Oscillatoria Mortale”.
Nel 1922 Rife iniziò a studiare un modo per identificare e distruggere i virus che causavano il cancro. La sua ricerca sul cancro lo portò dieci anni dopo, nel 1932, a isolare (sembra dopo 20.000 tentativi) l’agente patogeno responsabile che chiamò semplicemente “virus BX”.
In opposizione alle teorie mediche consolidate, Rife nel 1953 affermò che “Questo virus BX può facilmente trasformarsi in diverse forme durante il suo ciclo di vita in base all’ambiente in cui è cresciuto.” Quindi, la sua caratteristica è il pleomorfismo (passaggio a forme diverse), causando malattie diverse secondo la fase del suo sviluppo nell’organismo.
Nel 1934 il Dott. Johnson iniziò le prime sperimentazioni di successo presso la “Jolla Clinic” in California, su una serie di pazienti affetti da tumore e tubercolosi. In questo ospedale venne avviato il primo lavoro clinico sul cancro, istituito nell’ambito di un comitato speciale del Medical Research della University of Southern California, sotto la supervisione dello stesso Johnson. La sperimentazione coinvolse sedici malati terminali di cancro. Dopo 3 mesi, 14 di questi casi disperati furono dichiarati come clinicamente guariti dallo staff di cinque medici (il Dr Alvin G. Ford era il patologo del gruppo); dopo altri 130 giorni, a seguito di una modifica introdotta nel trattamento, anche gli ultimi due pazienti guarirono. I trattamenti consistevano nell’applicazione delle onde elettromagnetiche per una durata di 180 secondi, utilizzando una Rife Ray 3 impostata sulla frequenza mortale per il cancro “BX”, a intervalli di 3 giorni. Si constatò che questo tempo fatto trascorrere tra due trattamenti, portasse a risultati migliori rispetto ai casi trattati giornalmente. Infatti in questo modo si dava al sistema linfatico l’opportunità di assorbire ed eliminare i residui tossici prodotti dai microbi morti. L’applicazione delle onde elettromagnetiche non comportò l’innalzamento della temperatura corporea, né altresì vennero somministrate diete speciali durante tutto il trattamento clinico.
I risultati di questo studio dimostrarono che il cancro era causato da microrganismi, che tali agenti patogeni potevano essere distrutti in modo indolore e infine che questa malattia poteva essere curata.
Negli anni seguenti al successo clinico del 1934, la tecnologia e il trattamento curativo dei malati di cancro con le Rife Ray , furono discussi in convegni medici e i dati diffusi su una rivista medica.
Nel 1935 il Dott. Johnson continuò le sperimentazioni con una nuova macchina installata presso l’Ospedale di Santa Fe a Los Angeles. Nel 1936, Johnson si rese conto che Rife aveva bisogno di un nuovo laboratorio per proseguire i suoi lavori e, grazie all’aiuto di alcuni amici, trovò i fondi per l’allestimento di una nuova e confortevole struttura. Nel mese di ottobre-novembre dello stesso anno, il Dr. Johnson iniziò a utilizzare una Macchina Ray nella clinica “Pasadena Home for the Aged” (casa per anziani), riferendo di ottenere ottimi risultati. Purtroppo il Dott. Johnson, sofferente di cuore, morì nell’ottobre del 1944 mentre stava preparando un comunicato stampa sui successi ottenuti con queste macchine.
Nel 1937, Rife acconsentì alla costituzione di Beam Ray, una società costituita per produrre le macchine da lui inventate. L’ingegnere Philip Hoyland, progettista dei generatori di frequenze, era tra i soci. Dalla Beam Ray furono costruite quattordici macchine, le “Rife Ray”: due furono spedite in Inghilterra, una terza al dott. Richard Hamer e una quarta al dottor Arthur Yale, altre due furono spedite a medici dell’Arizona e le altre otto a medici della California meridionale.
In un articolo del Tribune del 6 maggio 1938, Rife tramite un reporter pubblicò la notizia di aver sperimentato la stimolazione elettrica sui vari microrganismi, di aver notato le differenze individuali nei costituenti chimici degli organismi malati e di aver osservato le caratteristiche elettriche e le polarità elettriche negli organismi.
Nel 1939, Philip Hoyland avvia una insulsa causa contro i suoi stessi soci nella Beam Ray Corporation. Hoyland perde ma, secondo alcuni, questo processo ha l’effetto desiderato: la società va in bancarotta per spese legali. Nel frattempo durante e dopo il processo, la San Diego Medical Society avvisa tutti i medici che erano coinvolti con la Rife Ray, che se avessero continuato a usarla, avrebbero potuto perdere le loro licenze. Una volta dichiarata illegale, la maggior parte dei 44 medici che otto anni prima lo avevano osannato, negarono persino di averlo mai incontrato. Alcuni incidenti quali la distruzione del suo laboratorio, l’uccisione di alcune persone a lui vicine e la distruzione di tutta la documentazione in loro possesso, convinsero Rife a porre fine alle sue ricerche. Lo scopo di chi voleva porre fine a questa scomoda tecnologia, ormai era raggiunto.
Rife con le sue Macchine, trattò con successo centinaia di pazienti cui fu diagnosticato un cancro incurabile; gli furono conferiti 14 premi e un dottorato ad honorem dall’Università di Heidelberg. Tutto questo avveniva senza l’uso di medicine velenose, di chirurgia invasiva, di spese mediche elevate e senza la dipendenza dai medici.