I campi elettromagnetici agiscono sulla materia organica e inorganica combinando un insieme azioni meccaniche, elettriche, chimiche e magnetiche. È da questi presupposti che si ottengono risultati spesso sorprendenti, insperati e di certo irraggiungibili con altri mezzi.

Fondamentali sono i metodi con cui le onde elettromagnetiche vengono applicate. Gli effetti dipendono da una serie di impostazioni corrette delle forme d’onda, della potenza trasmessa e delle modalità di applicazione.

            I dispositivi elettromagnetici qui descritti, possono dunque essere utilizzati in qualsiasi ambito di ricerca.

Ognuno di essi, utilizzabile con qualsiasi generatore di frequenze o di segnale di tipo DDS (come lo Spooky2), è stato dapprima sottoposto ad una serie di misurazioni e sperimentazioni per poi individuare i metodi di costruzione che assicurino la massima durata e resistenza. Infine sono stati scelti i materiali migliori reperibili sul mercato.

Le descrizioni che seguono sono da intendersi come suggerimenti di utilizzo ed applicazione,

– per sperimentazioni nell’ambito della fisica, della chimica e della biologia;

La scelta accurata dei materiali di costruzione di questi dispositivi è stata eseguita in modo che l’utilizzo possibile comprenda un target che va da chi intenda eseguire sperimentazioni sull’elettromagnetismo sino alle aziende che producono dispositivi per uso scientifico. Sono infatti il frutto di una continua attività di studio, finalizzata ad individuare le modalità più sicure, efficaci e rapide.